I miei pazienti mi raccontano spesso di usare un solo cucchiaino di olio al giorno, per evitare di ingrassare.
Consumano invece tutti i giorni yogurt, latticini e affettati, non consapevoli della quantità di grassi saturi e pericolosi che essi contengono.
Se gli animali mangiassero a terra come una volta, se le mucche fossero ancora ruminanti e i maiali si nutrissero di ghiande, avremmo carni ricche di OMEGA-3.
Purtroppo oggi la maggior parte della carne non biologica non ha queste caratteristiche, ed è invece ricca di grassi saturi infiammatori che contribuiscono, con i latticini, all’aumento del grasso viscerale. Questo grasso (quello accumulato sull’addome) è estremamente pericoloso, poiché produce sostanze infiammatorie e ormonali.
La nostra circonferenza vita (misurata all’altezza dell’ombelico) dovrebbe mantenersi inferiore alla metà della nostra altezza.
Per bilanciare il rapporto omega-6/omega-3 dobbiamo aumentare l’introito di questi ultimi consumando pesci preferibilmente di piccola taglia, non allevati, olio di lino, olio extra-vergine di oliva. I grassi contenuti in questi alimenti hanno la funzione di ripulire le arterie, aumentare la frazione del colesterolo buono HDL, disinfiammare l’organismo.
Quando utilizziamo un olio in cottura (ogni tanto un fritto o un soffritto ben fatti in casa possono stimolare fegato e intestino in modo benefico), consiglio di utilizzare sempre olio extra-vergine di oliva dell’anno in corso. Per la presenza di vitamina E e antiossidanti, questo tipo di olio rimane stabile anche ad alte temperature e i grassi in esso contenuti non si degradano.