Da parecchio tempo non mi capitava di entrare in un posto e pensare: “È proprio come lo avrei fatto io!”.

Damaderbe nasce come un’erboristeria nel quartiere di Prima Porta a Roma. Isabella, nella casa della nonna, ha aperto dapprima un piccolo spaccio, divenuto nel tempo un luogo di sosta per un the, una centrifuga, o il pranzo del sabato (tutto rigorosamente biologico).

Intorno l’energia dell’orto, del verde, della campagna.

Insieme ai volti accoglienti di chi gestisce e organizza, colpiscono le interessanti iniziative di cui Damaderbe si fa promotrice.

La serata speciale organizzata da Sonia de Il Pasto Nudo, intitolata Sicilia Consapevole, è stata piacevole sia dal punto di vista dei saperi che dei sapori.

Filippo, giovane coltivatore di grani antichi (Molini del Ponte), è impegnato nel recupero di semi siciliani ormai introvabili, che lavora nel vecchio mulino di famiglia. Ci ha spiegato la differenza tra la Tumminia, il Perciasacchi, il Russello e la Maiorca, e ci ha raccontato della spiga lunga non irraggiata, dal basso contenuto di glutine, e delle modificazioni in direzione opposta che subiscono i grani moderni.

La sua preziosa materia prima è finita tra le mani di Bonetta Dell’Oglio, che rimescolando il tutto con altri preziosi elementi di una Sicilia in estinzione ha narrato ed elaborato una cena emozionante e allegra, alla quale ha partecipato un nutrito pubblico.

La sicilianitudine mi ha portato ad apprezzare particolarmente il delizioso cannolo che vedete immortalato qui sotto, rivisto da Bonetta in una chiave, dal punto di vista nutrizionale, molto apprezzabile (niente strutto né zucchero, al loro posto olio di oliva e miele di api nere di montagna).